Come trasferire il risparmio usando le polizze
5 caratteristiche e 3 vantaggi
negli ultimi anni si assiste sempre più a una presa di coscienza sulla opportunità di analizzare, valutare e organizzare in anticipo la trasmissione successoria del proprio patrimonio, spesso costituito da immobili e risparmi.
Si è sempre ritenuto che l’unico strumento utilizzabile fosse il testamento ma accanto a questo, non possiamo dimenticare altri strumenti altrettanto validi come i patti di famiglia, i trust e le polizze vita.
Proprio queste ultime, rappresentano uno strumento molto efficace e versatile in grado di andare incontro alle esigenze del sottoscrittore grazie ad una gestione più diretta rispetto ad altri strumenti.
Volendo sintetizzare, potremmo affermare che il contratto assicurativo rappresenta uno strumento:
- Immediato, per sottoscrivere un contratto di assicurazione sulla vita non occorre la presenza del notaio o altre formalità
- Tutelato, in quanto l’art. 1923 del codice civile prevede che le somme non possano essere oggetto di azione esecutiva o cautelare (impignorabilità e insequestrabilità)
- Agevolato, considerato che è esente dalle tasse successorie (art 12 lett. C) D.Lgs. 346 del 1990)
- Personalizzabile, poiché per il capitale investito, consente di costruire un portafoglio ben diversificato potendo scegliere tra le diverse linee di investimento, a seconda del personale profilo di rischio.
- Flessibile, il contraente in qualsiasi momento, può apportare modifiche per quanto riguarda la nomina dei beneficiari in caso morte anche al di fuori dell’asse ereditario (sempre nel rispetto delle quote di legittima)
Una volta evidenziate quelle che sono le caratteristiche tecniche, diviene opportuno tradurle in casi pratici di utilizzo;
attraverso una polizza infatti è possibile:
- trasmettere un capitale non ancora materialmente accantonato, mediante sottoscrizione di polizza Caso Morte temporanea o a vita intera.
- lasciare ai beneficiari i risparmi accantonati durante la propria esistenza utilizzando una polizza rivalutabile a premio annuo o unico.
- effettuare e gestire una donazione, consentendo al donante di mantenere il controllo del patrimonio oggetto di liberalità. Infatti qualora il contraente/donante ne dovesse avere necessità, può chiedere il riscatto della polizza e utilizzare il capitale riscattato per soddisfare le proprie esigenze.
Resta naturalmente inteso che l’uso della polizza, così come per gli altri strumenti di pianificazione, dovrà avvenire previa analisi della situazione patrimoniale, familiare e sociale difronte alla quale ci si trova, in modo da cercare il più possibile di adeguarsi alle esigenze esplicite ed implicite dell’interlocutore.
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